La Nera Signora padrona di tutto e di niente, la Morte.
Domina troppo le nostre Vite.
Non va bene così.
Le trasforma , le svilisce, le condiziona nel profondo.
La Morte è nostra padrona.
Il suo unico desiderio è che noi compiamo il nostro giro di giostra per intero.
Ma per arrivare in fondo al nostro viaggio dobbiamo prima aver vissuto.
Vita e Morte sono una nell’altra, ma non nello stesso tempo.
La Vita si sveglia ogni giorno, impara qualcosa, si esprime, gioisce, ci appaga.
La Morte attende. Non ha fretta, non ha paura, non è interessata.
La Vita ci stimola, ci da respiro, ci emoziona, ci sorprende e ci spinge avanti.
La Morte attende. Ha tempo, non deve far paura, è la pace dopo la tempesta.
La Vita ci insegna, ci ascolta, ci parla, ci toglie il respiro, ci prende a schiaffi.
La Morte attende. Sa tutto di noi, da vivi non le interessiamo, lei non ha rivali.
Eppure la Morte domina anche la nostra Vita, adesso.
La Morte della democrazia, dell’innocenza, della serenità, dell’amore.
La Morte della pace, della giustizia, dell’equilibrio, del veder lontano.
La Morte della fiducia, della sicurezza, della dolcezza, dell’entusiasmo.
La Morte, nei gesti, nelle parole, negli intenti, nel cuore.
Siamo riusciti a portare il suo grande mantello buio nell’intimo del nostro tessuto vitale.
La Morte non è contenta.
E’ delusa, demotivata, forzata, violentata.
La Morte è arrivata troppo in anticipo.
Strappata al suo tempo, costretta, illusa, tentata.
La Morte è confusa.
Non è più la Signora del tempo? La dominatrice del nulla? La padrona assoluta?
La Morte.
L’abbiamo portata noi nella vita.
(da “Piccole Storie”)