La mia prima esperienza da “blogger” è stata piacevole e liberatoria. Mi è servita come sfogo per scaricare tensioni che magari avrebbero potuto crearmi altri guai e mi è piaciuto raccontare comunque ciò che pensavo. Erano interventi piuttosto polemici e aggressivi.
In questa seconda esperienza sento di avere bisogno d’altro. E’ passato un po’ di tempo e forse in noi qualcosa cambia davvero. Ora ho bisogno di esternare cose più personali (non parlo di noiose confidenze, eh!), mi sento più riflessivo e minimalista. Ma dentro sarò pur sempre lo stesso!
Posso anche cercare di tenere sotto controllo il mio personale Dijn, quindi scrivere cose più sensibili, diciamo, ma il mio personale demone interiore sarà pur sempre qui dentro che spinge per uscire, e riuscirà in un modo o nell’altro a colorare espressioni forse altrimenti un po’ grigie.
1) Archivio
I post della prima avventura da blogger saranno man mano rintracciabili sotto la categoria “Archivio”.
2) Di certo non è stato il cane!
Si parla tanto di cani e animali in genere che ci creano problemi, come se il mondo fosse esclusivamente degli «uomini» (a questo proposito seguite fin dall’inizio la pagina facebook «Basta cani»).
I cani sporcano, non devono entrare nei negozi, nei bar, nei ristoranti, non possono andare in spiaggia come in molti campeggi (!), e praticamente in (quasi) tutti i luoghi e ambienti dove stiamo noi, gli “umani”, cioè quasi l’intero pianeta!
La lista è infinita ma basta riflettere un poco per capire che tutti questi problemi sono dovuti a squilibri creati dalle attività umane: dalla nostra ingordigia, stupidità e ferocia.
Ma se ci guardiamo intorno, il cosiddetto «uomo» è per natura meschino, violento, possessivo, egoista e non rispetta nemmeno i suoi simili.
Così, guardando un po’ di realizzazioni, comportamenti e atteggiamenti umani e confrontandoli mentalmente con i «problemi» che ci creano gli animali, inauguro questo fotoblog, tra il drammatico e l’ironico, per riflettere sulla natura umana e ricordare che le cose più oscene e orribili … non le fa di certo il cane!
3) I dimenticati
Io non ho nessuna fiducia negli esseri umani. Non ho nessuna stima degli uomini. E’ vero, ce ne sono alcuni, pochissimi per la verità, che hanno fatto, pensato, detto cose magnifiche. O che hanno vissuto in maniera esemplare, quasi divina! In un modo, per noi comuni mortali, quasi impossibile da concepire. Oggi più che mai, si potrebbe dire “spaventoso”! Ma queste persone sono troppo poche, non bastano per farmi amare gli uomini, che di “umano” non hanno nulla.
Un po’ per la vita frenetica che facciamo, un po’ perché fa comodo al cosiddetto Potere, ci sono molte persone scivolate nel “limbo”. Persone che hanno inventato cose magnifiche, ostacolate poi dallo Status Quo; persone moralmente integre, nonostante l’esempio dei potenti più in vista del momento; persone che hanno seguito strade difficili ma indicate dal loro cuore, inseguendo un alto ideale; persone che non si sono mai fatte influenzare da denaro e potere e hanno cercato di migliorarsi e migliorare il mondo attorno a loro. Persone, insomma.
Persone che molto volentieri vengono fatte dimenticare perché fulgidi esempi di una vita giusta, fatta d’amore e passione, di altruismo e intelligenza, di inventiva e nobiltà d’animo, o per lo meno di convinzioni. Tutte caratteristiche che fanno molta paura in una società che insegna l’egoismo, tesa all’arricchimento e al potere attraverso sfruttamento e ingiustizie, una società accecata da falsi ideali e falsi bisogni. Una società squilibrata!
In questa categoria voglio proprio cercare e ricordare i “Grandi” della storia: i dimenticati.
4) Racconti e scritti
Nella curiosa dimensione in cui vivo, a metà tra la “realtà” e la “fantasia”, tra i doveri e i sogni, vengo fulminato da piccole idee che mi tormentano finché non le concretizzo scrivendole. Così nascono brevi , brevissimi e medi racconti di fantasia, con personaggi che si mescolano tra di loro e mi “raccontano” le loro storie. Ironicamente schiavo di situazioni che saltano dal quotidiano all’orrido, dal dolce al fantastico, cerco di liberarmene proponendole (o proponendo almeno delle parti …) in questa categoria (Racconti).
Nello svolgimento di attività lavorative a stretto contatto con gli altri vengo anche in contatto con parte della loro intima essenza, della loro vita e del loro carattere. Si instaurano così strane complicità e intimità, a volte addirittura più profonde di quelle instaurate da loro con le famiglie. Così nascono piccole storie che dalla sofferenza portano alla comicità, alla gratitudine, alla confidenza e al ricordo nel tempo di anime candide fotografate in un attimo del loro passaggio nella mia vita (Scritti di lavoro, e altre strane cose).
5) Vivere per vivere
“Noi abbiamo dimenticato che il nostro solo scopo è quello di vivere e che, vivere, noi lo facciamo ogni giorno e tutti i giorni e che a tutte le ore del giorno noi raggiungiamo il nostro vero scopo se viviamo”. (Jean Giono)
Si nasce, si cresce, dopo gli studi si cerca un lavoro poi si cerca di migliorare. Qualcuno mette su famiglia, compra una casa più grande e servono ancora più soldi. Allora ci si impegna di più, si cerca di guadagnare di più e si corre. Oh quanto si corre! Tutti di fretta, sempre più. Ma in tutto questo dov’è la Vita?
Inevitabilmente viene un giorno in cui ci si ferma e si dice: “Ma cosa sto facendo!?” E si perdono altri anni a cercare di capire. Intanto la vita ci sfugge dalle mani.
Invece è così semplice. Basta dimenticare la corsa all’oro e alle poltrone di velluto per riappropriarsi del tempo e della propria vita. Non vivere per lavorare, per metter su famiglia, per far carriera, per arricchirsi , per divertirsi … ma vivere (Vivere per vivere).
6) Webisode
A tutti capitano cose strane, buffe, angoscianti o interessanti, paurose, dolci e incredibili. Io voglio raccontare le mie, come brevissimi sketch; episodi di vita vera che mi colpiscono, nel bene e nel male, come fossero episodi o istantanee di una serie trasmessa sullo schermo dalla ragnatela della vita di uno qualunque: i webisode.
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>>> Le pagine
In alto, nel menù orizzontale subito sotto il nome e il logo del sito (accanto a questa), ci sono i link a pagine speciali. Sono trattati argomenti che sentivo il bisogno di approfondire. Così ho fatto ricerca per capire meglio alcune situazioni particolari. In queste pagine trovate un resoconto delle ricerche fatte. Gli argomenti sono diversi e non legati tra di loro, si va da personaggi più o meno noti a situazioni generali di Stati, politica, vicende sociali, ecc.
>>> Le categorie
Le categorie sono importanti, per riuscire a capire a quale gruppo appartiene un post. Mi pare che tenere presente in quale categoria un certo articolo è inserito dia allo stesso un significato in più.
Ad esempio le foto (con didascalie più o meno lunghe) del fotoblog sui mali dell’umanità hanno un senso se viste tutte all’interno della loro categoria: “Di certo non è stato il cane!”.
Stessa cosa per i racconti proposti in più parti; diventa difficile reperirne le diverse “puntate” se non si presta attenzione a quale sezione appartengono.
>>> Guardare indietro
Non bisogna avere paura di voltarsi anche indietro, qualche volta. Certo è importante vivere il presente, ma un occhio al passato e un pensiero al futuro completano il nostro personale disegno di vita. Nel caso di un blog o di una pagina facebook girarsi, anzi ritornare proprio indietro nel senso di ripercorrere gli articoli passati, aiuta a riscoprire cose sfuggite che ci possono interessare, che per la struttura stessa di questi strumenti si perdono in un tritatutto temporale inesorabile! Quindi non abbiate paura, tornate indietro … !